La bagarre degli avvoltoi sui cadaveri dei morti in Iraq pare finalmente finita.
Interessante notare le parole del signor Ruini al loro funerale (cito da Repubblica on line):
L’amore operoso è il grande tesoro che non dobbiamo lasciar strappare dalle nostre coscienze e dai nostri cuori, nemmeno da parte di terroristi assassini. Non fuggiremo davanti a loro, anzi, li fronteggeremo con tutto il coraggio, l’energia e la determinazione di cui siamo capaci. Ma non li odieremo.
Per quanto mi sforzi, non riesco a vedere un messaggio di pace nelle parole di questo gerarca cattolico. Anzi, quel terroristi assassini, quel non fuggiremo, e soprattutto quel li fronteggeremo non sono esattamente una condanna senza-se-e-senza-ma della guerra, soprattutto di questa, ignobile non solo in senso generalmente moralistico, ma ignobile perche’ scatenata da quel pazzo burattino di Bush per far piacere al proprio portafoglio e a quello dei suoi amici e padroni petrolieri e guerrafondai.
E’ vero una volta di piu’ che dalle gerarchie cattoliche non ci si puo’ aspettare altro che questo: forza con i deboli e debolezza con i forti. E ovviamente quello che la gente vuol sentire, con contorno di falso amore.
Nessun coraggio, nessuna giustizia. Cristo avrebbe detto le stesse cose?
Che delusione, tanto per cambiare.